Pier Silvio ha disposto nuove regole per quanto riguarda la selezione dei concorrenti delle nuove edizioni dei reality.
Tutti i reality della Mediaset d’ora in poi dovranno seguire nuove regole. La decisione è partita da Pier Silvio Berlusconi, che non è più disposto a tollerare eccessi o il mancato rispetto della sensibilità degli spettatori. Adesso gli autori dei palinsesti si starebbero attenendo a linee guida ben precise nella selezione dei concorrenti.
Cosa cambia per Grande Fratello e La Pupa e il Secchione
Sono in corso i casting del Grande Fratello e de La Pupa e il Secchione, ma rispetto alle vecchie edizioni adesso qualcosa potrebbe cambiare. Secondo le volontà di Pier Silvio Berlusconi, i reality più seguiti dagli spettatori adesso dovranno seguire alcuni criteri senza sfociare nel trash.
Gli autori che in queste settimane stanno selezionando il cast dei due reality, starebbero applicando infatti due regole ben precise: “No influencer e no OnlyFans”. In particolare, nella casa del Grande Fratello non saranno accettati personaggi nati sui social, mentre per quanto riguarda La Pupa e Il Secchione, non sarebbero ammessi concorrenti che abbiano un profilo su OnlyFans.
Pier Silvio: “La colpa è di chi fa il prodotto”
Durante la presentazione dei Palinsesti Mediaset 2023- 2024, Pier Silvio Berlusconi ha chiarito il cambio di rotta necessario nei reality Mediaset, dove adesso è previsto un maggiore decoro. L’amministratore delegato avrebbe chiamato in causa direttamente gli autori, ritenendoli responsabili di qualche distrazione di troppo.
“Penso che i reality siano inevitabilmente un pezzo della tv commerciale. Ci sono limiti che non vanno superati. Tatuaggi, parolacce, scollature. Non era quello. Ci sono limiti che hanno a che fare con sensibilità e rispetto dei singoli”, ha spiegato l’amministratore delegato.
“Ho visto una puntata e così non va bene: non è il singolo episodio, dipende da come viene rappresentata una cosa e il contesto. Vorrei che gli autori si sforzassero di lavorare per raccontare storie senza eccessi. La colpa è sempre di chi fa il prodotto. Ci siamo distratti, la colpa è stata nostra”, conclude il figlio dell’ex premier.